PROGETTO SPORT A SCUOLA – IN VOLLEY SCHOOL
Come è noto l’attività sportiva rappresenta uno dei mezzi più efficaci per la formazione globale della personalità degli allievi; essa , in tutte le sue manifestazioni (gioco – sport, attività pre-sportiva, attività sportiva, sport per tutti), favorisce e sviluppa processi di socializzazione, valutazione e autovalutazione. L’educazione motoria persegue lo sviluppo di tutte le qualità di ciascun allievo nelle diverse aree della personalità.
Il progetto finanziato in toto da In Volley, prevede la stretta collaborazione tra In Volley ed il Circolo didattico di Cambiano, Santena, Andezeno, Moriondo, Pavarolo, Arignano, Marentino.
FINALITA’
I programmi relativi all’educazione motoria per la scuola elementare si propongono finalità precise di promozione delle capacità senso percettive, di consolidamento degli schemi motori, di collegamento tra motricità e l’acquisizione di abilità relative alla comunicazione gestuale e mimica, di sviluppo di coerenti comportamenti relazionali mediante verifica vissuta in esperienze di gioco e di avviamento sportivo, dell’esigenze di regole, di rispetto delle regole stesse sviluppando anche capacità di iniziativa e di soluzione di problemi.
Tali finalità concorrono allo sviluppo delle caratteristiche morfologiche, biologiche e funzionali del corpo e dello sviluppo della motricità in senso globale ed analitico.
La programmazione degli interventi didattici dovrà tenere conto delle diverse situazioni di partenza e dei livelli iniziali di funzionalità senso-percettiva e motoria di ciascun alunno al momento dell’ingresso a scuola.
Le attività motorie devono essere praticate in forma ludica per la soddisfazione dei bisogni e delle motivazioni dei bambini.
Sia nel primo ciclo (1°, 2° classe) come nel secondo ciclo (3°, 4°, 5° classe) della scuola elementare, si cercherà di aumentare il bagaglio di esperienze motorie di base dei bambini attraverso movimenti naturali, giochi di movimento e percorsi ginnici.
Il bambino potrà sviluppare le capacità di percezione, conoscenza e di coscienza del proprio corpo, di coordinazione oculo-manuale e di organizzazione spazio-temporale.
La palla è considerata un utilissimo attrezzo per il raggiungimento di questi scopi.
Istruttori Laureati in Scienze Motorie, in affiancamento alle maestre, sviluppano concetti di “avviamento allo sport”, di psicomotricità infantile e di giochi, sia con ambientazioni fantastiche sia con giochi strutturati per l’apprendimento di molteplici qualità motorie e tecniche. Il progetto “pallandia” per il primo ciclo e il progetto “Minivolley” per il secondo ciclo della scuola primaria, cercano di costruire un percorso di formazione dell’educazione sportiva attraverso giochi specifici e percorsi didattici con le giuste strategie pedagogiche e didattiche e anche con un’attività motoria riconosciuta valida, come il minivolley.
OBIETTIVI GENERALI
- Incentivare e motivare l’Educazione Fisica scolastica come fonte di continua crescita nell’ambito non solo motorio ma soprattutto anche intellettuale.
- Proporre, valorizzare e fare vivere agli allievi del primo ciclo, in ogni singolo momento classe, i valori morali e di vita che il gioco-sport può trasmettere loro.
- Proporre agli allievi del secondo ciclo attraverso un percorso didattico, un progressivo apprendimento dei fondamentali tecnico- tattici relativi al minivolley (gioco-sport), che permetta loro di metterli in pratica nei momenti classe.
- Partecipare, alla fine dell’anno scolastico, ad un torneo-festa di chiusura dedicato al primo e secondo ciclo; momento importante non solo per il divertimento, ma anche occasione di confronto sportivo.
MODALITA’ DELL’INTERVENTO
In Volley, si impegna ad effettuare un intervento di 3 lezioni/classe, dall’ inizio di ottobre alla fine di febbraio, su tutte le classi del primo e secondo ciclo delle scuole Elementari coinvolte.
Alla scuola verranno fornite tutte le attrezzature necessarie per l’attuazione del progetto (palloni per minivolley, rete per minivolley, materiale)
A tutti i ragazzi verrà data l’ opportunità di assistere gratuitamente alle gare casalinghe del Fenera Chieri di A2.
PROGETTO “PALLA RILANCIATA”
Per il primo ciclo si potrà insistere nelle attività coordinative senza e con la palla, ma sempre impostate in forma ludica e fantasiosa. Il bambino vivrà questi momenti con grande gioia e allegria, per trasformarli in quotidianità. La personalità del bambino sarà positivamente condizionata da questi momenti di felicità.
In prospettiva realmente formativa acquistano inoltre rilevanza tutte le attività polivalenti ed i giochi di squadra con regole determinate dagli alunni o assunte dall’esterno.
Ciò non dovrà costituire pretesto per un prematuro avviamento alle discipline sportive, ma configurarsi come specifico intervento educativo teso a cogliere i veri significati dello sport.
Sport che deve intendersi, come gioco caratterizzato da regole a cui tutti possono e debbono partecipare e non come fenomeno complesso e negativo.
PROGETTO “MINIVOLLEY”
Per il secondo ciclo la formazione al gioco-sport della pallavolo è un lungo e sistematico processo di costruzione di capacità e abilità, che non può non prescindere in nessun modo dall’educazione motoria (perché ne è parte integrante), dagli obiettivi che essa persegue e dai contenuti metodi che utilizza per conseguirli.
Tale abilità motorie generali ve ne sono alcune che hanno una stretta correlazione con il gioco-sport della pallavolo.
Così il sapere padroneggiare gli spazi, passare e ricevere la palla, difendere e attaccare uno spazio, in presenza di variabili spaziali, temporali, qualitative e quantitative sono abilità motorie che vengono sviluppate durante le fasi della programmazione didattica curriculare relativa all’educazione motoria.
Agli inizi del processo formativo dello sviluppo motorio degli allievi, gli schemi motori sono presenti in forma grossolana e poco fluida, sotto l’aspetto coordinativo.
Una corretta e continua programmazione di giochi da parte dell’insegnante può sollecitarli, ampliarli ed arricchirli a tal punto da farli diventare condotte o abilità specifiche vere e proprie nelle quali si fondono i numerosi gesti tecnici dello sport pallavolistico.
- Esercitazioni di sviluppo motorio generale utilizzate come attività di riscaldamento, come attività ludica o come esercitazioni specifiche con piccoli e grandi attrezzi
- Andature specifiche e generali introdotte attraverso il gioco (passo accostato, passo incrociato, galoppo laterale, corsa ginocchia alte, corsa calciata, ecc..)
- Conoscenza e controllo iniziale del fondamentale del palleggio
- La battuta dal basso
- Introduzione dei fondamentali d’attacco
- Introduzione dei fondamentali di difesa
- Concetto di attacco e difesa di un territorio
Il gioco-sport della pallavolo (minivolley) è un lungo e sistematico percorso di costruzione di capacità e abilità, che non può non prescindere in nessun modo dall’educazione motoria e dagli obiettivi che essa persegue.
IL METODO “Il gioco è la vita stessa del bambino”: una certezza con la quale si è riusciti a giustificare l’insegnamento dell’educazione motoria attraverso un’attività ludica.
Il bambino vive così un’esperienza completa con la quale conosce sé stesso, lo stare con gli altri e il collaborare con gli altri; riuscire quindi ad esprimersi in qualcosa di importante e sempre a propria misura, imparando a gestire il proprio corpo e le proprie emozioni.
Le proposte ludiche devono sempre tenere in considerazione a chi vanno rivolte, e quindi l’età e le esigenze di movimento del bambino. Gli insegnanti parteciperanno attivamente nell’animazione dei giochi per mantenere il più lungo possibile e il più alto possibile la motivazione, creando “l’aspettativa” verso il gioco stesso con ambientazioni fantastiche che permettano sviluppare negli allievi anche certe doti di fantasia e creatività, che oggi giorno i nostri bimbi stanno perdendo.
LA PROPOSTA
Il metodo, sperimentato da quasi un decennio nei progetti “Sport a Scuola” e nei centri di avviamento allo sport della Scuola di Pallavolo Anderlini, adatta i principi dell’educazione motoria tradizionale in una proposta che rivaluta in maniera decisa criteri attuali di pedagogia e di didattica dell’educazione fisica e delle sue applicazioni pratiche nell’ambito del mondo del bambino.
Tutto deve partire da alcuni punti fermi:
- L’importanza del gioco per il bambino
- Le fasi psicologiche (sensibili) del bambino
- I diversi tipi di giochi
- L’importanza delle coscienze pedagogico – didattiche, ma anche metodologiche
- Le qualità dell’insegnante per coinvolgere i bambini nel gioco
ELEMENTI CARDINE
- Il cerchio di gioia: serve per entrare in sintonia con i bambini attraverso il dialogo e condividere con loro le due regole fondamentali per svolgere con efficacia la lezione.
Si ascolterà il bambino e le sue esigenze e proposte
Si spiega il primo gioco, e lo sviluppo della lezione
Si creerà aspettative attraverso l’ideazione dell’ambientazione fantastica - Il grido di metà lezione: serve per chiudere la prima parte della lezione, quella del gioco vero e proprio. Questo arriva quando l’interesse sta scendendo e servirà per creare nuova attenzione per la nuova attività
- Il cerchi di gioia finale: serve come verifica, per rimotivare, creando una nuova aspettativa nella lezione successiva
- Applausi e saluti a …: due semplici gesti per dar spazio al bambino di esprimere la propria gioia e motivarlo in ciò che ha fatto
- Le regole introduttive: lo “stop” e “il saper guardare e saper ascoltare”
SCUOLE PARTECIPANTI AL PROGETTO
Scuola Elementare G.Grosso – Cambiano
Scuola Elementare Cavour – Santena
Scuola Elementare Gozzano – Santena
Scuola Elementare Antonio Coppi – Andezeno
Scuola Elementare – Baldissero Torinese
Scuola Elementare – Moriondo
Scuola Elementare – Arignano
Scuola Elementare – Pavarolo
Scuola Elementare – Marentino
NUMERO DI RAGAZZI COINVOLTI: 1014
NUMERO CLASSI COINVOLTE: 51
NUMERO DELLE SCUOLE COINVOLTE: 8