Under 13 – campionati U13 e U14 – ” La nebbia agli irti colli sale…” ma il 2000 non si perde!

Sabato 9 Marzo, ore 14.00 circa, si apre  il palazzetto e si va verso il campo. C’è silenzio, c’è quiete; nessun spettatore sugli spalti, nessun pallone che rotola per l’impianto ed il campo centrale è come qualcosa di inconsueto nelle nostre abitudini, perché non ci sono ancora le ragazze, nessuno all’orizzonte…che pace, che serenità…poi una voce: “ Hei, “Team Manager” ( sarcastico )…dove ci cambiamo???”. Fine della pace: sono arrivate! Eccole qua, come ogni fine settimana, allegre, concentrate, fracassone, ma già sul pezzo. Riscaldamento e via. Saranno gli aromi delle mimose, di cui sono state omaggiate la sera prima ( un punto per il TM ), sarà la primavera che incombe, ma tutte sono pronte a giocare e si vede. L’avversario, Pinerolo volley, non è un grosso pensiero, anche se la sua parte la fa e con tutto rispetto, ma le pesti del 2000 hanno una marcia in più e si vede. Il punteggio lo dice: 3 a 0 ( 25/10 – 25/15 – 25/17), così come dice che il primo posto del girone di qualificazione è ormai alla portata delle Trink girls. Come sono arrivate, così lasciano il Palawojtyla: con quel baccano accattivante che le contraddistingue da sempre; già si informano su cosa le attende la Domenica mattina a Villar Perosa in U14. Quando si parte in carovana dal piazzale antistante il palazzetto, la mattina del giorno seguente, c’è la nebbia primaverile che tiene assopite le ragazze chieresi, ancora avvolte nei giacconi e nelle loro sciarpe. Probabilmente qualcuno ha detto loro che andavamo a sciare o a recuperare una spedizione scientifica dispersa tra il mare di Bering e la Groenlandia, perché a giudicare da come sono imbacuccate, sembra più la squadra di Nobile alla conquista del polo Nord, piuttosto che la U13 dell’Involley. Ma il sole bacia…le pesti del 2000: il disco giallo scalda la giornata, dissipa la nebbia e illumina il cammino fino al campo del Pallavolo Valchisone. Quando le ragazze bianco blu entrano in campo le avversarie sono già in riscaldamento e da come si stanno preparando sono pronte a dare battaglia. Le atlete di Trinchero e Marangio non sono da meno e comincia l’attesa del fischio di inizio. Tutto fila liscio se non per un piccolo inconveniente alla rete ( un grazie particolare ai responsabili del Valchisone che si sono adoperati in modo splendido ed efficace per rimediare all’incidente ) e un piccolo ritardo di una delle nostre ragazze. Colpa della nebbia ha detto la mamma della atleta; colpa delle chiacchiere della atleta con la mamma. Colpa della litigata tra il navigatore satellitare ( che vuole andare dove dice lui e non dove vogliono madre e figlia… ), l’atleta, la mamma della atleta… sta di fatto che il conducente, il papà, ha chiesto un ciclo di sedute allo psicologo che segue la società di volley per riprendersi dall’esperienza e si è iscritto alla società dei “navigatori satellitari anomi”. Ha giurato che non lo farà più e seguirà le terapie di gruppo senza saltarne neppure una. Quindi la partita. Dentro o fuori. Il Valchisone ha una buona battuta e una buona difesa, ma le pesti chieresi hanno tecnica, pazienza e… non dimentichiamo mai … cuore Involley. Solo il terzo set mette un po’ di preoccupazione alla squadra di coach Trinchero, ma alla fine il risultato premia le chieresi: 3 a 0 (25/13 – 25/8 – 25/17). La vittoria inserisce le ragazze di Marangio & Trinchero nelle prime otto squadre U14 in provincia. Soprattutto vengono premiati   concentrazione, attenzione, impegno e la volontà delle ragazze; a partire da chi ha fatto parte del sestetto iniziale, ancor più il successo premia chi, durante il match, è entrata a dare manforte alle compagne. Se tecnica e fisicità sono caratteristiche di questo team, non dimenticate che l’arma in più di questa squadre è quella unità di gruppo che fa compagne in campo queste ragazze. Questa solidarietà di gruppo che fa tifare per loro ogni weekend e spinge gridare fino all’ultimo respiro il nostro cuore INVOLLEY : “…Su le mani tifiamo Chieri !!!”.